Infiniti e incontrollabili, come riusciamo a conciliare i pensieri più diversi delle nostre menti tra di loro?
Semplicemente, non ci riusciamo. O meglio, ci proviamo e a degli accordi arriviamo. D’altronde è impossibile imbrigliare i pensieri di tutti dentro un’unica corrente. E menomale!
Non c’è peggior cosa del pensiero unico, ne siamo fermamente convinti. Ci siamo attivati per scalfire la chiusura mentale e rafforzare il pensiero indipendente, attraverso le voci dei nostri speaker, ospiti e collaboratori.
Laggiù è seduto un uomo dalla mente aperta. Si sente lo spiffero fin da qui. – Groucho Marx
Potrebbe esserci un concetto più chiaro di così? Una mente libera da incatenamenti, (pre-)disposta ad arricchirsi e modificarsi è contagiosa. Da qui, in effetti, deriva non solo la nostra idea di radio, ma anche il nostro nome.
La radio è un prodotto dell’azione di diverse persone che si influenzano a vicenda, vero, ma cos’è una radiazione? Un’onda inesorabile che non conosce ostacoli, incontrollabile nel suo nucleo e con portata a lunghissimo raggio. Il suo potere si affievolisce più ci si allontana dal centro, ma prima che questo succeda, quante persone può colpire? E cosa succede se ciascuna di queste persone diventa, a sua volta, propagatore (critico) dell’onda? Che lo faccia con il pensiero o con le azioni, il risultato, per noi, non cambia.
Potremo quindi dire “missione compiuta”.