Quando si dice nomen omen… “Radi(o)azione” parla da sé.
Comincia da dove sei, usa quello che hai, fai quello che puoi. – Arthur Ashe
Abbiamo la motivazione, la conoscenza, la voglia di imparare e di mettersi in gioco. La giusta combinazione che ci ha attivato per far nascere questo progetto radiofonico. Senza azione vivremmo in un mondo piatto. La nostra idea è quella del movimento costante, che guarda sempre avanti. Anche un momento di riflessione, fermo, lo trasformiamo in azione, per non perderne gli insegnamenti.
Un migliaio di parole non lasciano un’impressione tanto profonda quanto una sola azione. – Henrik Ibsen
Potrebbe sembrare paradossale, d’altronde con le parole ci lavoriamo, ma questa massima ci convince al 100%. Le parole vuote, lasciate a sé stesse, rimangono suoni lasciati al vento. Per quanto belle, lodevoli o piene di speranza e buona volontà, hanno sempre bisogno di tradursi in qualcosa di concreto, per diventare pienamente efficaci.
Ecco che le azioni diventano indispensabili. Trasfigurano la mente in cambiamento.
È pur vero che senza parole e pensieri a supporto, le azioni sono solo azioni. Per fortuna, da quel lato, noi ragioniamo tanto. Che sia sull’attualità, sui temi dell’etica o sull’ultimo super evento musicale o sportivo, le nostre menti frullano e trovano il modo di tradursi in un palinsesto ricco e accattivante.
Io posso fare cose che tu non puoi, tu puoi fare cose che io non posso. Insieme possiamo fare grandi cose. – Madre Teresa di Calcutta
Mai da soli. È risaputo che un’azione necessita di più mani per avere forza, no?
C’è un ma, in tutto questo. Anche la non azione è un’azione. Senza diventare filosofici (anche perché tra di noi, nessuno è filosofo, per ora), qualsiasi scelta scaturita dai nostri pensieri, parole, collaborazioni e relazioni genera un’azione: scegliere tra fare e non fare, tra fare una cosa o farne una diametralmente opposta.
In Radi(o)azione agiamo ma senza perdere la bussola che ci ha unito dal principio e senza dubitare delle nostre coscienze.